REPORTER SENZA FRONTIERE, le cronache di chi è stato o è attualmente all'estero

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Jessica_USA
view post Posted on 8/6/2009, 14:13




Jessica Parnofiello - anno in USA 2007/08
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CITAZIONE
Non è facile parlare della propria esperienza...specie dopo che si è tornati...
L'esperienza che facciamo e quello che proviamo e passiamo la sentiamo come un qualcosa di SOLTANTO NOSTRO...almeno per me è così...

La mia esperienza negli STATI UNITI D'AMERICA è un qualcosa di soltanto MIO... -_-

So che può essere complesso da capire, ma quando tornerete capirete che intendo...

Comunque sia...beh...
La mia esperienza è stata di un anno-più precisamente 11 mesi-
Sono arrivata in una cittadina grande quasi quanto solo campoloniano... 8000 abitanti... Rhinelander...
La prima cosa di cui mi sono resa conto è che l'America che noi eravamo abituati a vedere in tv non c'entrava niente con l'america che stavo vedendo io in quel momento...

Cittadina piccola, distanze enormi tra un'abitazione e l'altra, niente mezzi pubblici, scuola enorme...
La mia scuola era frequentata da bel 2000 studenti...era enorme per me...
Gli studenti stranieri non venivano calcolati per niente...
Non è stato facile... :huh:
La nostalgia di casa era tanta, però per una soddisfazione personale ho deciso di andare avanti...
Ad oggi capisco che l'ho fatto perchè quest'esperienza è bellissima, ma allora per me era un NON DARLA VINTA A CHI NON CREDEVA IN ME...
Più pensavo a chi mi aveva detto che non ce l'avrei fatta e più andavo avanti dicendomi che ogni problema era risolvibile perchè lo sono, nonostante in quel momento sembrano montagne...

La mia prima famiglia americana (perchè ho dovuto cambiare famiglia, come qualcuno di voi già sa) era composta da madre, padre, una figlia più grande di me ed un figlio della mia stessa età...
Sono rimasta da loro per ben 6 mesi della mia esperienza, nonostante tutti i problemi che si erano creati e che loro semplicemente accantonavano.

Il 25 gennaio poi ho cambiato famiglia e sono andata in una famiglia in cui c'era madre, padre, una figlia più grande di me ed un fratello più piccolo...
Ms Cindy (mia madre americana) è una donna fantastica. Ha un daycare che sarebbe una specie di asilo dove il nostro bambino più piccolo aveva 2 mesi ed il più grande 10 anni...
Papa Jim (mio padre americano) è un uomo che si dividerebbe in 4 per la famiglia. Lavora come cuoco nell'ospedale locale. Purtroppo lo vedevo ben poco dato che lavorava circa 16 ore al giorno però il tempo che spendeva con me ed i miei fratelli americani è sempre stato favoloso.
Jackie (mia sorella americana) ha un anno più di me. Non è stato facile all'inizio con lei. La vedevo lontana, distaccata e un pò all'inizio ci soffrivo perchè credevo che lei non mi accettasse :cry:
poi però tutto la mia idea si è verificata errata quando lei mi ha lasciato un biglietto, partendo per il college, dove mi diceva che lei era felicissima ch'io usassi la sua stanza e ch'io ormai facessi parte della sua famiglia.
poi c'è Jimmy (mio fratello ospitante)...con lui...ero un'estranea, se c'ero o non c'ero era semplicemente indifferente per lui, fin quando, non so per quale motivo, una sera è entrato in camera mia e, per darmi la buona notte, mi ha dato un bacio su una guancia...da quel giorno ci siamo legati sempre di più.
Lui andava a giocare alla play e mi chiamava, lui andava a vedere un film e mi chiamava...qualsiasi cosa facesse mi includeva...è stato bello!

FINALMENTE MI SENTIVO A CASA :lol:


Un anno passato fuori, visto con occhi obiettivi, non è facile, ma soprattutto non è bello...
L'80% del tempo si sta male, però anche un solo sorriso dopo 2 mesi di pianto ti elimina quegli stessi 2 mesi...
Un sorriso vale più di 2000 lacrime...



Edited by pierobol - 6/8/2012, 12:30
 
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pierobol
view post Posted on 8/6/2009, 21:29




Ringrazio Jessica Parnofiello per aver inaugurato questo spazio dedicato ai vostri racconti.

Da oggi questo spazio è aperto.

Riempitelo con i vostri appunti di viaggio. Possono essere scritti o video. Per i video/foto se avete problemi a metterli qui potete memorizzarli su internet (flickr, youtube...) e poi mi mandate una
mail con l'indirizzo dei vostri files. Ci penserò io ad inserirli qui.

mia mail ---> [email protected]

Mi raccomando, prendete appunti, fate foto e video e passate al computer solo il tempo necessario ad inviarli.

PENSATE SOPRATTUTTO AD "IMMERGERVI" NELLA NUOVA REALTA': conoscere persone, parlare con amici e familiari, visitare luoghi, imparare nuove cose...DIVERTITEVI ! ;)

Edited by pierobol - 15/4/2012, 18:37
 
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pierobol
view post Posted on 16/7/2009, 12:49




Come ulteriore esempio per raccontare le vostre esperienze all'estero, pubblico qui qualche lettera presa dal sito Intercultura.it o dal periodico dell'associazione Quic.

CITAZIONE
LA MIA CASA SPARSA IN TUTTO IL MONDO

Guardo una foto dell’estate scorsa, della mia festa di partenza. Sto sorridendo in fianco a una mia cara amica. Ma quanto sono cambiata! Certo, dopo nove mesi in Italia
ho la faccia più rotonda, ma non è solo quello. Invece di nove mesi, questa foto sembra scattata tanti anni fa, come se da quel momento fossero passati tanti anni, e comunque mi ricordo come ieri, come aspettavo la mia partenza, stavo raccontando il mio entusiasmo a tutti che mi ascoltavano. Salutavo ridendo le mie amiche dicendo “Ci vediamo l’anno prossimo!” Stavo ridendo perché altrimenti non sapevo come prepararmi all’esperienza che avevo avanti: un paese straniero, abitudini diversi, clima diverso, scuola diversa, tutto diverso...
In Italia ho scoperto un nuovo mondo, dove si mangia pasta tutti giorni, dove si veste bene (non che in Finlandia ci vestiamo male, solo che i vestiti non hanno così tanta importanza), si chiacchiera, si esce tanto di sera, si va a scuola sabato... Alcune di queste cose li sapevo già, ma viverli nella vita di tutti
giorni non è la stessa cosa che leggere dal quadernino “Benvenuti in Italia!”.

Cominciavo avere dei dubbi:
Come faccio socializzare con la gente senza sapere la lingua? Come faccio a fare amicizie? Sarà difficile, pensavo. E no, non sto dicendo che tutti questi dubbi erano falsi, inserirsi in Italia era facile, avevo
subito un sacco di amici e mi piaceva tutto. Non è andata così. Ma per me è meglio che non sia andata
così. Io sono sempre stata un po’ timida, e senza sapere - come credo maggior parte delle persone - ero
abituata fare tutte le cose quotidiane sempre allo stesso modo. Stare in mezzo a un gruppo di nuovi amici
che stanno parlando ed essere incapace di capire l’argomento della conversazione, o commentare niente,
secondo me mi ha fatto uscire un po’ fuori dalla timidezza. Mi sono messa a chiedere “Di che cosa state
parlando?”, “Puoi ripetere, che non ho capito...” Adesso infatti mi trovo, non circondata da mille e mille
amici, ma ho un gruppo di amici con cui esco nel mio tempo libero e tante persone, diciamo “amici ciao”,
con cui si può fermare chiacchierare.

Tante piccole cose quotidiane mi hanno sorpresa. In uno dei primi giorni in scuola stavo per fare un incidente sulla strada in bicicletta. Scoprivo che con la bicicletta italiana si frena con le mani e non con il
piede (pedalando indietro), come si fa in Finlandia. Stavamo per morire di ridere quando mia mamma
ospitante cercava di spiegare, come si usa il bidè, che non avevo mai visto in vita mia. Mi ricordo le
prime volte che stavo guardando come una bambina la mia sorella cercando capire, come fa la colazione (mettendo pezzi di biscotti in latte). Aprire per la prima volta le persiane. Usare le ciabatte. Mangiare
pasta tutti giorni. Non mi piace andare a scuola sabato, non mi piace quanto è fondamentale vestirsi
bene o fare “una bella figura” davanti alle altre persone, non mi piace quanto gira il gossip... Prima pensavo che allora ho sbagliato, visto che non mi piace vestirmi di ultima moda etc... Poi però ho capito:
per stare bene in un posto nuovo, in mezzo alle persone nuove, non bisogna diventare come loro, ma
osservare, cercare di capire, essere interessata. Dietro queste abitudini ci possono essere tradizioni lunghi, e per esempio questo “vestirsi bene”, ho capito che deriva dall’ammirazione della bellezza e l’ordine: ho visto che tanti italiani cercano di avere anche la casa ordinata come i loro vestiti.

Ho cercato di osservare più possibile. Ho provato delle cose, ho anche sbagliato. Ma come si dice; solo
quello che non corre, non cade. Ho imparato non solo una nuova lingua, ma un nuovo modo di comunicare: gesticolare, usare i toni, usare espressioni tipici del mio paese ospitante, spiegare le cose in un
modo creativo quando non ho parole, cioè, non so come si dice in italiano. Acqua sta bollendo diventava l’acqua che fa “pluplu”, tante cose si può spiegare anche con le mani. Il mondo di gesticolare porterò
con me in Finlandia e sicuramente mi rideranno in faccia! Ho fatto una grande ricerca anche dentro me
stessa. Quando sono venuta in Italia, nessuno sapeva, come fossi fatta io. Così non potevo essere messa
in cornice di quella ragazza che ero in Finlandia: calma, timida, sorridente, un po’ secchiona. A me non
sono mai interessate le opinioni degli altri, ma comunque durante i tempi cominciavo anche io avere la
stessa immagine di me stessa. Invece in Italia, dove l’ambiente era nuovo, nessuno si aspettava niente di
me, nessuno sapeva niente della cornice, e così anche io mi facevo la domanda: ma come è fatta la Paula?
L’ambiente non aspettava più niente da me. C’era spazio per chiedere dei motivi, perché in Finlandia le
cose funzionano come funzionano. Perché io facevo le cose sempre come facevo, perché credevo le cose
che credevo, avevo opinioni che avevo. Piano piano, tra questi due mondi diversi, ho cominciato a capire come sono io, e come è il mondo dove sto vivendo.

A Natale ho pianto. Non perché mi mancava la casa in Finlandia. Ho pianto perché ho capito che avevo
la casa qua. Avevo capito che ho attorno delle persone che mi vogliono bene, anche se era solo da settembre che ero qui. Solo da settembre che ci conoscevamo. Per essere amici, non bisogna pensare allo
stesso modo di tutte le cose, ma accettare gli amici come sono. Una delle mie carissime amiche prega
cinque volte al giorno. Io invece con la stessa amica ero a Parma quasi in panico che c’era tanta gente
e avevamo (secondo me) perso la strada. Lei calmamente mi faceva vedere che non avevamo perso la strada e la gente non è un problema, vai solo avanti dicendo “Permesso, permesso.” Lei abita in una città
dove ci sono più persone che in tutta la Finlandia! Io non posso più dire che la mia casa propria è in
Finlandia. Non posso dire nemmeno che la mia casa propria è in Italia. E’ in tutti e due posti, ma la mia
casa è anche sparsa in tutto il mondo, in tutte quelle persone diverse, forti e meravigliose che ho incontrato durante la mia esperienza. Questa è Intercultura!

Paula Bergman (Finlandia)
Borsista 2008/2009, Centro locale di Mantova



Edited by pierobol - 22/9/2009, 10:38
 
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pierobol
view post Posted on 22/9/2009, 09:53




tratto da www.fondazionevarrone.it

Relazione di Ettore Borghetto attualmente in Cina per l'anno scolastico 2009/10 vincitore della borsa di studio Fondazione Varrone.

CITAZIONE
“Ciao sono Ettore, forse sarebbe meglio dire Yi Long, perché mi trovo a Zhengzhou, capoluogo della provincia dello Henan con 7 milioni di abitanti e attraversata dall’imponente fiume Giallo.

A casa ho trovato la mamma ospitante, una signora minuta con il classico taglio cinese a caschetto e molto premurosa, posso parlare in inglese solo con il fratellino ospitante, con gli altri mi arrangio a gesti per farmi capire.

La scuola è immensa, due laghi, innumerevoli fontane, 4 palazzine di laboratori, palestra enorme, piscina olimpionica, tantissimi campi da basket, tennis, da calcio da serie A. Abbiamo visitato il lago artificiale Ruyi, circondato da palazzi, galleria
d’arte, teatro. Al centro del lago ci sono delle pompe che spruzzano acqua fino a creare un muro e su questo muro ci proiettano film, è favoloso! Ovunque andassimo io e il tedesco (borsista AFS Intercultura), facevamo scalpore, tutti a farci foto e a salutarci. Entriamo in classe e subito scoppia un mega applauso!

A metà mattinata tutti a fare gli esercizi mattutini! Una cosa molto bella è che
tra una lezione e l’altra passano 5 minuti, nei quali puoi andare al bagno o al market a comprare qualcosa, ma attento a non fare ritardo! La mia famiglia a Rieti è molto contenta, ogni giorno mando un sms, e da una settimana si siamo sentiti solo una volta per telefono, credo sia meglio così. Ormai penso di essere indipendente."

 
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pierobol
view post Posted on 10/10/2009, 14:30




Ettore da Zhengzhou (Cina) ci manda la versione completa della sua relazione.

gif

CITAZIONE
Ciao, sono Ettore..forse sarebbe meglio dire Yi Long, perche` il 20 Agosto sono partito con Intercultura per la Cina. Dopo 4 giorni nella campagna di Pechino in una sottospecie di agriturismo, io e altri 6 ragazzi (una della Svizzera, un tedesco, una francese, una brasiliana e due thailandesi) siamo partiti alla volta di Zhengzhou, capoluogo della provincia dello Henan con 7 milioni di abitanti e percorsa dall' imponente fiume Giallo.
Ad accogliermi c'erano mio padre ospitante e il mio didi (fratello minore), che emozionatissimi mi hanno accompagnato a casa. La casa si trova vicino alla sede della tv locale HenanTV, al settimo piano di una serie di palazzine identiche che io definisco "maoiste"... :P
A casa ho trovato la mamma, una signora minuta con il classico taglio cinese a caschetto e molto premurosa. Questi giorni ho passato molto tempo con lei, perche` il mio padre ospitante sta fuori tutta la settimana per lavoro. Nessuno a parte il fratellino ospitante parla inglese, cosi` mi arrangio a gesti per farmi capire...tremenda come cosa dato che ora mi ritrovo a dover sempre tacere quando prima ero logorroico. Gli unici con cui parlo molto (ma sempre in inglese) sono i ragazzi di AFS.
Tutti noi AFSers viviamo nella stessa via, via Guangdian sud, poiche` quest' anno le famiglie ospitanti hanno tutti i figli di 13 anni che frequentano la stessa scuola... una cosa che direi terribile perche` i 13 anni di un cinese equivalgono ai 9 di un italiano....e non scherzo!
Sopratutto ho fatto molta amicizia con uno di loro, Maurice, il "crucco" che abita nella palazzina maoista di fianco alla mia. Il primo giorno i nostri fratellini sono andati a scuola e la sua madre ospitante ha chiesto alla nipote di 18 anni di farci fare un giro nella citta`. La nipote si chiama Mengmeng, ha 18 e il 27 ha cominciato l'universita`. Con lei sono venute sue due amiche nonche` ex compagne di scuola elementare Sudan e Livra (sono i loro nick inglesi, perche` in cina e` usanza avere un nome inglese...basti pensare a Jackye Chan che in realta` si chiama Chan Kong-Sang) che ci hanno accompagnati alla nostra futura scuola, la numero 47 di Zz (Zhengzhou). La scuola e` immensa. Due laghi, innumerevoli fontane, 4 palazzine di 4 piani dove si svolgono le lezioni, altrettante palazzine di laboratori, palestra enorme, piscina olimpionica, tantissimi campi da basket, tennis e un campo da calcio da serie A, 3 dormitori, mensa di 3 piani e ben 4 ingressi diversi, sorvegliati tutti da guardie...
Subito dopo abbiamo visitato il lago Ruyi, completamente artificiale e circondato da palazzi nuovissimi e molto importanti, come la zecca, il nuovo centro congressi e l' auditorium con galleria d'arte e teatro. Al centro del lago ci sono delle pompe che spruzzano l'acqua fino a creare un muro. Su questo muro ci proiettano i film...e` favoloso!!! Ovunque andassimo io e il tedesco facevamo scalpore, tutti a farci le foto, a indicarci e a salutarci. Perche` Zz e` ancora una citta` chiusa al turismo, vedere uno straniero fa ancora strano! Devo dire che tutti sono stati gentilissimi con noi, come una ragazza sul bus, che mi ha detto che il giorno dopo (26 Agosto) sarebbe stato il giorno delle lanterne, ossia il San Valentino cinese!
Con le ragazze abbiamo organizzato un uscita giornaliera, anche perche` era l'ultimo loro giorno a Zz e il nostro ultimo giorno di liberta` prima della scuola.
Siamo andati nel centro della citta`, dove sono state costruite due torri per volere di Mao negli anni '70 per celebrare il comunismo. L' interno di esse e` un museo e sulla sommita` si gode un panorama mozzafiato sulla citta`.
Dopo aver mangiato ad un ristorante e dopo aver regalato un rosa ad ognuna di esse ( come e` usanza) siamo andati al parco cittadino piu` importante, detto parco del popolo ( Renmin Park). tra templi antichi e laghetti zen spuntano giostre acquatiche e montagne russe, quindi, perche` non approfittarne? Non vi dico quanti spettatori c'erano a vedere gli occidentali sulle giostre...
In questo parco c'e` anche la ruota panoramica piu` grande di tutta la Cina, la seconda dell'Asia.
Torniamo a casa a malincuore, ma sapendo che domani sara` un giorno particolare...
PRIMO GIORNO DI SCUOLA!!!!!
Oh mio Dio! Tremendo! 4000 studenti in una sola scuola...classi da 50/60 studenti... un attimo di panico prende a tutti, no?
Subito ci accolgono le nostre tutor nonche` responsabili di AFS in Cina ( che qui si chiama CEAIE), la professoressa Wang, la professoressa Chang e la professoressa....oddio..mi sfugge il nome!!!!
Sono molto giovani e in gamba!
Entriamo in classe e.... subito nasce un mega applauso! Io e la Thai siamo in classe insieme. Lei molto timida, io molto socievole...lei mi calma e io la inserisco nella societa`..
Dei ragazzi ci hanno mandato dei bigliettini...volevano i nostri numeri ... pazzescooooo!!! Hanno dai 16 ai 14 anni, e si comportano come se ne avessero 10!!!
Soprattutto ho fatto amicizia con un ragazzo che come nome inglese ha Prince...non chiedetemi il perche`!!
A meta` mattinata tutti a fare gli esercizi mattutini!!! Che pizza...non capisco quale sia l'utilita`...
Una cosa molto bella e` che tra una lezione e l'altra passano 5 minuti, nei quali puoi andare al bagno o al market a comprare qualcosa..ma attento a non tornare in ritardo!
In classe i professori fanno lezione regolare, senza tener conto che noi non capiamo niente... per questo noi AFSers questi giorni stiamo soffrendo come cani per la stanchezza... dal 7 settembre (Hallelujah) cominceranno le lezioni di cinese per noi stranieri..ma solo il pomeriggio..la mattina devi stare in classe a "seguire" le regolari lezioni.
Credo che la cosa piu` pesante sia questa alla fine..seguire lezioni in una lingua e in una scrittura totalmente diverse dalla tua..capiamo solo le lezioni di inglese!!
In questa esperienza non trovo aspetti negativi, la vedo solo come una grande possibilita` di cambiare il nostro modo di pensare e di vivere...
Solo adesso capisco di essere cittadino del mondo, e a pensarci la cosa mi emoziona tantissimo!!!
La mia famiglia e` molto contenta! Ogni giorno mando un sms a mia madre per dirle che va tutto ok..da una settimana a questa parte ci siamo sentiti solo una volta per telefono... credo sia meglio cosi`. I contatti ci sono, ma almeno non sono morbosi...
Ormai penso di essere indipendente, solo quando mi ritrovo in solitudine ripenso alla mia casa in Lazio. E non nego che di lacrime ne ho perse...soprattutto il primo e secondo giorno...ma ormai sono qui, ritirarmi sarebbe un idea da suicidio!!!!
Ancora un infinito Grazie a tutti voi che avete permesso la mia partenza!!!!!!


Edited by pierobol - 12/8/2013, 11:08
 
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pierobol
view post Posted on 14/10/2009, 22:30




Da Giulia Bolognini il resoconto del suo soggiorno di due mesi in Cile. Ecco come "sfruttare" in maniera intelligente un'ospitalità di Intercultura.

10893CS-U

CITAZIONE
Dagli Appennini alle Ande n.2

Dagli Appennini alle Ande era l'inizio di un noto racconto del libro Cuore ma è anche la rotta del mio viaggio che da Rieti mi ha portato fino a Santiago del Chile.
L'anno scorso infatti con la mia famiglia avevamo deciso di ospitare per un anno Andrea, una ragazza cilena, ed è stato talmente forte il legame che quest'esperienza ha creato che poi abbiamo deciso di proseguire in nome dell'interculturalità con me come ospite nella sua vera famiglia.
E' inutile dire lo shock culturale che ho avuto appena scesa dall'aereo, ma forse più che di cultura in quel caso si trattava di temperatura: nonostante fosse giugno c'erano neve, pioggia, freddo ma dato che il Cile si trova al di sotto dell'equatore le stagione sono invertite, quindi tutto rientrava nella normalità. Immaginate che bello sarebbe passare un Natale a bordo piscina, tutti in costume!!! Comunque in America non era la prima volta che ci andavo, per questo mi immaginavo il Cile un pò come gli States. In effetti lì è tutto più grande, le auto, le autostrade come la Panamericana, i mall, ma il marchio di stampo imperialista degli Stati Uniti lo vediamo solo se ci fermiamo alla pura apparenza, poiché l'anima di questo paese é un'anima latina.
E per farmi capire meglio voglio iniziare col confermare uno stereotipo tipico del Sudamerica: la telenovela. E' incredibile l'importanza e l'influenza che queste serie televise abbiano sulle persone. Per esempio durante il mio soggiorno la novela che teneva chiunque con il fiato sospeso era "Dònde està Elisa?", 10 minuti che paralizzavano l'intero Cile. Addirittura i professori, il giorno dopo a scuola, interrompevano la lezione per sapere cosa era successo o per dare adito ad azzardate ipotesi su dove fosse veramente andata a finire Elisa, grazie alle soffiate <della cugina della sorella di un'amica che fa parte del set>.
Ma il Cile non è solo televisione, è anche spiritualità: questo popolo è un melting pot di etnie, quali i mapuches (gli indiani d'origine), i creoli ( figli di colonizzatori spagnoli e autoctoni), gli spagnoli, ecc che trovano nella religione, nella fede panteistica oltre che una ragione di vita anche un trait d'union. Le famiglie numerossime si riuniscono animate da questa forza spirituale che li fa pregare insieme per il benessere della famiglia, o per chiedere l'intercessione a favore di un amico o di un conoscente attraverso canti e preghiere personali. E anche a scuola questo aspetto è molto importante. Nel "colegio" dove andavo, ogni martedì le lezioni venivano sospese per lasciare spazio alla messa, fatta nella palestra della scuola, dove professori, studenti e genitori erano chiamati a partecipare e contribuire in qualsiasi modo. Pur non essendo credente questa fede che vedevo lì ogni giorno e potevo toccare con mano mi ha fatto capire quanto l'uomo può fare per aiutare un suo simile; non di rado infatti la mia scuola aveva iniziative come "el dìa de la soledad", durante il quale gli anziani venivano accuditi per un giorno intero da noi ragazzi, o delle preghiere speciali fatte ogni mattina, in cui si aiutava un compagno con problemi economici o familiari "pidiendo al Senor para él" (lett."chiedendo al Signore per lui").
Diciamo che ciò che mi ha affascinato di più del Cile è l'eterna contraddizione in cui vive. Questa terra è un lembo sottilissimo racchiuso tra la forza maestosa delle Ande e l'immensità dell'Oceano Pacifico, è percorsa da deserti e ghiacciai, abitata da lama e pinguini, le sue città sono un alternarsi di grattacieli, quartieri all'avanguardia come la modernissima Sanhattan (la Manhattan di Santiago), e di poblaciones, distese desolate di case in fango e cartone, costruite alla periferia delle città. Nelle strade c'è vita, colore, sembra di vivere negli anni '60, tra venditori ambulanti di mote con huesillos, ragazzi che esibiscono il proprio talento acrobatico e un pò circense ai semafori, bambini che ballano la cueca (il ballo nazionale) nelle piazze, vecchie signore che vendono manì caldi e calzini di lana di alpaja all'uscita della metro per ripararti dal freddo.
Questa è Santiago, questo è il Cile, un paese catapultato ( è proprio il caso di dirlo) nel XXI secolo, che non vuole abbandonare le sue tradizioni, una nazione che fa di tutto per figurare tra i paesi emergenti dell'America Latina, a fianco di Brasile e Argentina, ma che conserva ancora tutta la sua semplicità. Il Cile ha gli occhi puntati al progresso, al futuro ma ha i piedi ben saldi nella tradizione del passato.
L'aspetto più caratteristico di questo popolo, costretto a vivere con la scomoda ma necessaria presenza degli Stati Uniti, è la genuinità delle persone, la solidarietà dei loro occhi, quasi l'ingenuità con la quale vivono e cercano di andare avanti giorno per giorno. Ma questa appunto è solo una faccia del Cile, dato che sfruttamento e povertà lasciano segni quali la criminalità, la subcultura, l'arretratezza, la corruzione che i cileni però preferiscono non vedere, illudendosi con utopiche telenovelas, senza mai chiedersi effettivamente, o forse senza voler sapere davvero, dove Elisa sia in realtà. E questo purtroppo si riflette anche nella società, contraddistinta da criteri di classe: i giovani infatti si differenziano tra "pelolais", pariolini alto e medio borghesi, "gente comùn", "flaites" appartenenti alla cosiddetta classe operaia e infine "chipamowgli", figura dell'ultimo momento che fa riferimento alla parte più povera e arretrata della popolazione cilena.
Ma non dimentichiamoci quanto sia stato grande il progresso di questo paese, che appena vent'anni fa viveva sotto la dittatura del generale Pinochet e che oggi vede una donna quale Michelle Bachelet alla guida della Repùblica democratica de Chile.



Edited by pierobol - 15/4/2012, 21:21
 
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Loredana canna
view post Posted on 18/10/2009, 17:48




DA ELISA COMO UN RESOCONTO DEL SUO TRIMESTRE IN CANADA.

bandiera_canada

CITAZIONE
3 mesi a Uxbridge

Mi chiamo Elisa Como, ho diciotto anni e frequento la classe III D al Liceo Classico “M. Terenzio Varrone” di Rieti.
Innanzitutto a me è sempre piaciuto moltissimo viaggiare e conoscere culture diverse dalla mia, così come ho sempre amato lo studio delle lingue straniere.
Come programma Intercultura – sono partita nell’agosto del 2008 - ho però scelto il trimestrale in Canada per varie ragioni: si tratta di un paese extraeuropeo e, poiché avevo già viaggiato molto in Europa, volevo fare un’esperienza di tipo diverso; a scuola studio sia l’inglese che il francese, quindi essendo un Paese sia anglofono che francofono avrei avuto la possibilità di approfondire entrambe le lingue; non ero mai stata lontano da famiglia e amici per tanto tempo, quindi non mi sentivo troppo pronta a lasciare tutto per sei mesi o per un intero anno e il programma trimestrale mi è parso ideale; e poi semplicemente il Canada mi incuriosiva!
Devo dire che io non sono una ragazza che fa amicizia troppo facilmente, soprattutto a causa del mio carattere timido che, per lo meno all’inizio, mi blocca un po’ nel relazionarmi con gli altri.
Appena sono arrivata, però, e ho visto la mia mamma e le mie sorelle canadesi, ho avuto come la sensazione di essere a casa. All’istante ho percepito che con la mia famiglia ospitante mi sarei trovata benissimo, non saprei neanche dire bene perché. Forse perché si sono subito dimostrati tutti molto alla mano, estroversi ma mai invadenti, disponibili, affettuosi. Parlavamo di tutto, a volte anche di questioni strettamente personali o legate alle nostre vite familiari. Siamo stati e siamo ancora molto uniti, e ho apprezzato tantissimo le passeggiate nella natura, le gite in barca, le domeniche mattina a messa, le visite a parenti e amici, il giorno del Ringraziamento tutti insieme, e molto altro. Ho scoperto che consideravo e considero ancora quella come la mia seconda famiglia, da mamma Heather all’esuberante Nichole – la mia sorella che ha trascorso un trimestre qui in Italia, da metà febbraio a metà maggio, ospite nella mia famiglia –, dalla vivacissima Anna al dolce Narron, i miei fratellini, fino ai bellissimi gatti e cani di casa!
La città in cui vivevo si chiama Uxbridge e si trova a circa 40 km da Toronto. È una cittadina di 17.000 abitanti immersa nel verde. La scuola che frequentavo, la Uxbridge Secondary School, però, è abbastanza grande, con armadietti, mensa, biblioteca, aule multimediali, palestre, laboratori, ecc. I corsi erano a scelta dello studente e si facevano molti lavori di gruppo e visite guidate durante la mattinata. Il rapporto con i professori era, il più delle volte, abbastanza informale, quasi amichevole, ma comunque fondato sul rispetto. Sia i compiti a casa che i compiti in classe erano meno impegnativi rispetto alla scuola italiana, e in tutti i corsi vi era sempre una parte più pratica oltre a quella strettamente teorica, come l’analisi del suolo e la raccolta differenziata durante l’ora di geografia ambientale, o la visualizzazione di un film e la lettura di un libro in lingua durante quella di francese.
Questo è un aspetto che mi ha colpito molto, fondamentalmente perché non sempre è presente nel nostro Paese. Evidentemente lo Stato investe molto di più nella scuola, anche perché le strutture sono sempre funzionanti e le attività offerte ben organizzate. Un altro aspetto della società canadese che ho apprezzato è il generale rispetto e interesse per la natura, e anche il fatto che i ragazzi iniziano a lavorare già a partire dai quattordici anni, imparando a gestire la propria indipendenza e a valutare il denaro.
L’esperienza in Canada è stata molto importante e formativa per me, perché ho conosciuto delle persone fantastiche, ho acquisito un po’ più di fiducia in me stessa, ho allargato e mie vedute e ho migliorato il mio inglese.
Che cosa consigliare a chi vuole partire? Sicuramente di cercare di trarre il meglio da un’esperienza di questo tipo, perché tre mesi sono davvero pochi e trascorrono velocissimi, mentre le cose da fare e da provare sono anche troppe!



Edited by pierobol - 15/4/2012, 21:24
 
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pierobol
view post Posted on 22/10/2009, 09:43




Ettore Borghetto inizia a "bombardarci" :D con i suoi reportage dalla Cina tratti dal suo blog.

CITAZIONE
MY FIRST DAY OF SCHOOL

Che bello, oggi, 27 agosto 2009, ho avuto il mio primo giorno di scuola in cina.... madonna...
La scuola e` enorme: Le lezioni si svolgono in 4 edifici di 3 piani piu` il piano terra...50 alunni di media per classe....in totale siamo 4000 studenti.... La scuola ha un market, una mega libreria, aula magna, due laghi, tantissime fontane, le piscine, i campi da tennis, basket e calcio, dormitori, una piccola citta`, insomma!!!
Quattro volte Poggio Catino (il mio paese) non solo per abitanti ma anche per grandezza.... diciamo che per andare dalla mia classe ai bagni devo farmi la strada che mi farei da casa mia a quella di nonna...
Ho conosciuto tutte le tutor...sono molto simpatiche...
Ho gia` fatto la mia porca figura quando al suono della campanella sono andato al market a prendere un po' d'acqua...e la tutor stava davanti alla porta mi ha fissato con occhi di ghiaccio e mi ha detto "dopo vieni nel mio ufficio..."
Alla fine doveva solo d armi la card con 100Y al mese per pagarmi pranzo e schifezze al market...
Qui la scuola passa tutto..anche i libri! Noi ne avremo solo 5...
Ah..in classe siamo 56....54 cinesi, io e la Thai... mado`...non capiamo un cavolooooo!!!! Dalla prossima settimana cominciamo a fare le lezioni di cinese pomeridiane...speriamo siano utili!!!
Ah, Durante l' ora del pomeriggio di Pensiero Politico ci stavamo addormentando seriamente...anche perche` la pausa pranzo dura 2h...così i cinesi posso dormire (non sto scherzando..) ma noi no...ci siamo mezzi abbioccati con la francese, Maurice e la brasiliana nel laghetto..ma sai che ti possono fare 20 minuti di semi abbiocco?!
La mensa e` accettabile...solo che c'e` un casino immenso!!!!
I compagni di classe sono tutti gentilissimi..ho fatto molta amicizia con uno che si fa chiamare Prince e con altri due ragazzi dei quali non ricordo il nome!! Vorrebbero che domenica andassi a giocare con loro non so a che cosa...ma per il momento ho rifiutato...
A metà` mattinata abbiamo cercato di fare gli esercizi..ma siamo riusciti solo a metterci in fila... Nella nostra scuola non fanno nemmeno i massaggi oculari e se vuoi puoi portare catenine e bracciali e tingerti, ma e` sconsigliato, non vietato... Vi ripeto, sembra un college!!!! Non sembrerebbe Cina a parte per tutti questi musi gialli!!!! ;) Quest'anno di stranieri ci sono anche quelli di un altra associazione.. sono un tedesca, una estone e una finlandese... siamo rivali.. ;) Anche perché dalla nostra parte abbiamo un ragazzo cinese che e` andato in Francia e una ragazza che ha abitato a Como x un anno..tutti e due di AFS!!!
E poi pensate...
Stamattina prendendo lo scuolabus ho scoperto che... tutti quelli di AFS sono stati presi dalle famiglie della scuola di via Guandian sud....ABITIAMO TUTTI VICINI!!!!
Io e Maurice al numero 6, la francese in una via vicino, la svizzera di lato e le thai e la brasiliana dalla parte opposta...!! Bellissimo, i nostri fratelli ospitanti sono tutti amici!!! Ottimo, no?


TEACHER'S DAY

10.09.2009, Giornata del professore, si esce di scuola alle 12! Noi stranieri di AFS (Io, Maurice, Lea, Tanya, Mariana e le Thailandesi Wee e Bo) decidiamo di andare al Ren Min Gong Yuen (Parco del Popolo), per me il piu' bel posto di Zhengzhou (Zz). Eccitato come un bambino, voglio fare tutte le attrazioni. Prima la Ruota panoramica, la piu' alta di tutta Cina.... Non l'avessi mai fatto.... E' davvero la piu' alta della Cina...Mi stavo letteralmente cag… sotto!!!
Seconda attrazione, il Calcinculo cinese! Tremendo perche' oltre che ruotare oscilla....
Poi montagne russe, divertenti, ma troppo corte :D
Io e la svizzera eravamo i piu' eccitati tanto che abbiamo fatto pure il bagging jumping!!!! Passeggiamo un po' per il parco, i mendicanti ci chiedono l' elemosina (io che scappo), i bambini ci salutano dicendoci <<hallou!>>, gli alternativi ci sorridono e ci scattano foto.
Superati due ponti di pietra ci troviamo davanti al punto piu' emozionante di tutta Zz: il tempietto buddhista...Stupendo!
Poi andiamo in un centro commerciale ( Da Shanghai City Mall) e chi mi trovo?? Tiffany, la cinese che parla italiano e la mia insegnante di Kung Fu! WoW! 7.000.000 abitanti e mi incontro proprio le persone con cui ho piu' legato!!! E dopo 3 settimane che non tocco guancia, ho salutato Tiffany col bacio occidentale... Devo dire stranissimo...
Inoltre ho comprato una felpa e dei pantaloni fighissimi!!
Per tornare a casa abbiamo preso un veicolo tipo “Apetta”..... Magnifico, tremava tutto...
Amo la Cina!
Hai tutto quello che trovi in Italia, ma concentrato in pochi kilometri!!!


ABBASSO I LUOGHI COMUNI!

Scrivo questo blog per sfatare alcuni miti...
I cinesi non sono immortali, lo testa il fatto che ho visto molti cimiteri nella campagna di Beijing. Inoltre, incuriosito dal fatto, ho chiesto ad un volontario cinese che parla italiano come si svolgono i funerali. Ma ci credete? Sono identici a noi! Poche cerimonie per i morti, ma o li seppelliscono o li cremano.
I cinesi non puzzano di cipolla. Questa credenza e' data dal fatto che il cibo cinese e' speziato e che tutti (o quasi) i cinesi in Italia hanno un ristorante. I cinesi si lavano in continuazione, hanno la mania di lavare calzini e mutande a parte (ognuno le proprie) e dentro casa puoi camminare solo in ciabatte...
Poi vabbe', mangiano senza tovaglia, i bagni fanno pena e sputano a destra e a manca, ma questa e' un altra storia...
Della serie tutto il mondo e' paese, i cinesi pensano che noi Europei puzziamo di formaggio!!!!
E poi il piu' importante di tutti:
I cinesi non sono tutti uguali !!!
Anzi, premettendo che la fisionomia cinese non mi piace, ci sono certi ragazzi e certe ragazze ai quali posso solo fare le scarpe ed altri/e che gli metterei una busta in faccia e un brutto voto per la scarsa cura di se stessi!!!!
Inoltre hanno hobbies e vite differenti. dalle vecchiette che fanno tai chi nel bordo del laghetto di casa mia, ai ragazzi davanti al parrucchiere che fumano in continuazione (beati loro), ascoltano musica anni 90 e guardano il culo a Lea (la francese) ... :D

Vorrei concludere ricordano ai mongoloidi dietro lo schermo che si credono esseri superiori che l' uomo non ha razze; siamo tutti completamente uguali!
E storpiando il motto delle scorse olimpiadi a Beijing finisco dicendo: One World One Race!



Edited by pierobol - 22/10/2009, 11:11
 
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pierobol
view post Posted on 11/11/2009, 17:07




Altri reportages dalla Cina, di Ettore Borghetto.

CITAZIONE
MY SICHUAN TRIP

Eccomi di nuovo qui, vi sono mancato???
Se non ve ne siete accorti non ho dato traccia di me per 11 giorni... COME MAI?!
Bhe, dal 1 Ottobre all' 8 e' la Festa di metà Autunno che celebra anche l' anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Quest' anno cadevano i 60 anni... quindi mega parate e festeggiamenti a Pechino... Il 29 Settembre alle 23.45 ho preso un treno che in 23h mi ha portato a Chengdu, capitale del Sichuan, regione famosa per il terribile terremoto del 2008 e per essere l'unica zona al mondo in cui il Panda vive ancora allo stato selvatico. Non voglio descrivere le cose brutte che mi sono capitate, sarebbe inutile, anche perché ho cambiato molto il mio modo di vedere le cose ed ho scoperto un nuovo tipo di spiritualità... ma ne parleremo dopo....
Arriviamo a Chengdu alle 22.30 del 30/ 9 , alle 23 sto in hotel, doccia, nanna... E' il 1 Ottobre, festa nazionale!! Sveglia alle 6 per andare alla riserva naturale di Chengdu dove sono ospitati 800 Panda.
Un emozione unica vedere questo animale e pensare che in tutto il mondo ne sono rimasti solo 1000 esemplari (sparsi tra Cina, Usa e Giappone). In questo parco ho avuto anche la possibilità di visitare la nursery e di vedere 2 panda di 2 mesi, uno di 4 settimane e uno di 4 giorni... vedeste che carini che sonoooooo!!!!
Quello di 4 giorni era simile ad un wurstel, brutto paragone... ^_^ Aoh, e' cosi'!!!
Ritornati in citta' prendiamo un treno per Mianyang dove una coppia di amici della mia famiglia, con una bambina di 3 anni deliziosa, ci offre la cena in un ristornatino chic dove, su un mega televisore in una stanza privata, vediamo le danze (tipo quelle per le Olimpiadi, ricordate? ) in piazza TianAnMen a Pechino... Bellissimeeeeee!!!
La mattina prendiamo un pullman e in 9 h stiamo a Jiuzhaigou, patrimonio Unesco con i suoi bellissimi laghi. Il giorno dopo, con la pioggia e con il freddo andiamo... Nevica...Io mi sento male, quindi pren diamo una camera nell' albergo tibetano. Bellissimo. Le camere si trovavano al primo piano di una tipica casa tibetana, coloratissima, piena di mandala e preghiere buddiste. La famiglia se ne rivà a vedere i laghi mentre io resto nel villaggio tibetano..
Non sapendo cosa fare mi metto a fare un po' di shopping nei negozietti (anch'essi coloratissimi) del villaggio.. e salendo, salendo su per la collina mi trovo davanti al tempio. Entro, prendo il mio incenso, recito la tipica formula buddista, tre genuflessioni. Nel tempo di 10 minuti ho cambiato tutta la mia vita...
Ho avuto come una spinta. Un qualcosa che mi ha fatto capire che ho uno scopo qui, e che lo devo portare avanti senza vedere il peggio...
I giorni successivi infatti sono stati migliori.. Il 4 Ottobre ho visitato anch'io il parco... bellissimo... I laghi hanno colori pazzeschi!!
Il 5 siamo andati in un altro parco Unesco, Huanglong. La traduzione di questo nome significa drago giallo, perché? Beh, qui l ' acqua trasporta un minerale che sedimentandosi si ossida e assume questo colore dorato...Anche qui pieno di laghetti, ma la cosa che meraviglia e' il colore dell'acqua di un turchese fiabesco e delle rocce di un giallo dorato!! Anche qui ho trovato ben 2 templi... Pazzesco!! Stavamo a 3500 m. slm e morivo di caldo!! Mi sono anche ustionato il naso.. <_<
Riprendiamo il pullman per Jiuzhaigou e... zac! Si rompe proprio su una strada sterrata... DIO BONO!!! Quindi prendiamo un altro pullman per Songpan, cittadina bellissima cui nome significa contea dei pini...
Nella città' coesistono l' etnia Tibetana (Zang Zu) e l'etnia Musulmana (Hui Zu). E' stato strano vedere camminare per strada intere famiglie tibetane e dietro donne col chador e uomini con cappellino bianco...
Tutti rigorosamente con gli occhietti a mandorla!!!
Questa città' inoltre ha un muro di cinta enorme, per ogni porta (Nord,Sud,Est,Ovest) vi era posto un tempio... stupendooooo!!!
La mattina dopo prendiamo un altro pullman per Chengdu...12 h di cui 9 di strada sterrata sul bordo di un fiume...
La sera mangiamo in un tipico ristorante del Sichuan, dove con un fornello al centro del tavolo si mette a bollire del brodo dove si gettano, pollo, verdure o noodles. Devo dire che era buono!!!!
Il giorno dopo, 7 Ottobre, siamo andati nel luogo dell' epicentro del terremoto. Per chi non lo sapesse il 12 Maggio 2008, alle ore 14.28.04, un terremoto di 8.0 magnitudo ( potenza pari a 285 bombe atomiche) si e' abbattuto su questa regione. Molto sono stati i morti... I danni si posso vedere ancora oggi, ad un anno e mezzo di distanza. Tendopoli, frane, ponti distrutti, autostrade a pezzi. Nulla e' rimasto intatto... Addirittura questo terremoto e' riuscito a modificare il paesaggio, trasformando un lago in una distesa di sassi e distruggendo parte di alcune montagne... La verita'? Ho pianto.. ho pianto quando al cimitero del paese ho trovato tra la distesa di lapidi un peluche con una pecora ( personaggio di un cartone animato molto famoso qui in Cina) su una tomba di una bambina di 7 anni.. Nella foto era vestita con l'abito tradizionale e l'ombrellino.. Era cosi' tenera...
Me ne vado, con un vuoto immenso nel cuore.
Prendiamo un ultima volta il treno per Mianyang, andiamo a salutare la mia "sorellina" ( qui in Cina tutte le persone di età simile ai tuoi genitori sono tuoi zii e se si avvicinano alla tua età sono fratelli) cinese... Che dolce... si nascondeva sotto al tavolo e veniva a giocare con me...
Per la prima volta ho mangiato germogli di bambù !!!! Devo dire, non sono male!!!
Andiamo alla stazione e prendiamo il treno per Zhengzhou... 22h questa volta...
E' stata una bella vacanza, devo ammetterlo... anche se mooooolte sono state le cose negative, ma perche' farvele notare???



ZODIACO CINESE

Ariete, Toro, Gemelli... SCORDATEVELI!
Per i cinesi e' impossibile che persone nate in un certo periodo lunare possano avere caratteristic he diverse da altre. La differenza si ha tra persone di eta' diversa! Cosi' i cinesi attribuiscono un animale per ogni anno, in un ciclo di 12 anni. Questi animali fuorono convocati da Buddha sul suo letto di morte, e lui per ringraziarli li fece ascendere al cielo.
In ordine sono:
Topo, Bue, Tigre, Coniglio, Dragone, Serpente, Cavallo, Pecora, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale.
Rispetivamente ogni animale ha tot. anni nel suo segno.
Topo 1972/1984/1996/2008
Bue 1973/1985/1997/2009
Tigre 1974/1986/1998/2010
Coniglio 1975/1987/1999/2011
Dragone 1976/1988/2000/2012
Serpente 1977/1989/2001/2013
Cavallo 1978/1990/2002/2014
Pecora 1979/1991/2003/2015
Scimmia 1980/1992/2004/2016
Gallo 1981/1993/2005/2017 <--- Io sono del Gallooooh
Cane 1982/1994/2006/2018
Maiale 1983/1995/2007/2019

Ad esempio io oggi ho conosciuto un ragazzo cinese, si chiama Dennis ed e' della Scimmia. Io con i nati sotto la Scimmia mi ci trovo benissimo!!! Anche Tiffany, l'altra mia amiica cinese che parla italiano e' della Scimmia!!!!

...E voi di che segno siete???



DONNE IN CINA:

Donne, sono sempre state loro a mandare avanti il mondo, e senza di essere non saremmo qui a discuterne!
Da bravo femminista quale sono, mi ritrovo in una delle nazioni piu' maschiliste del globo... <_<
Le donne furono da sempre trattate come oggetti: ogni imperatore poteva avere oltre alla regina altre 3 mogli, 6 cortigiane, 72 concubine e oltre 3000 schiave. Erano tutte spose dell' imperatore, chi per una notte, chi per tutta la vita. Tra queste c'e' chi non ha mai visto suo "marito".
Lo sposo era libero di uccidere la propria moglie solo perche' non gli piaceva. A quei tempi era giusto, come era giusto il fatto che una ragazza non sposata doveva seguire tutti gli ordini del padre, se era sposata quelli del marito e se il marito moriva quelli del figlio maggiore (maschio).
In 5000 anni di storia solo una donna riusci' a prendere il trono cinese e regnare per 15 anni. Il suo nome e' Wu Ze Tian, o come amava farsi chiamare Wu Zhao (17.02.624 - 16.12.705 d.C.).
Il padre di Wu Zhao era un famoso uomo d'affari amico dell' imperatore Tang Shi Min. A 14 anni costringe la figlia a diventare serva della regina e scriba dell'imperatore. Dopo 2 anni l' imperatore muore e il figlio, affascinato dalla sua bellezza e intelligenza la prese nella sua corte come quarta moglie. Wu voleva il potere, cosi' quando mori' (cause naturali) una delle mogli, la regina divento' sterile e nacque la sua prima figlia, chiamo' la prima moglie nella sua stanza e uccise sua figlia dando la colpa a quest'ultima. L'imperatore fece uccidere la regina, incoro nando Wu come tale. A palazzo era lei a governare e prendeva le decisioni importanti. A 67 anni mori' il marito e uccise 6 dei suoi 7 figli (l'altro lo spedi' in campagna) per avere il potere assoluto. Divenne la prima (e ultima) imperatrice di Cina. Aveva molta gente al suo comando e, come amava dire lei, usava le persone giuste per le cose giuste. Amava il suo popolo, ma erano in pochi ad amarla.
Sul letto di morte diede il suo potere al suo unico figlio in vita.
Mori' un giorno di Dicembre.
In Cina e' usanza porre una lapide sulle tombe sulla quale iscrivere tutte le cose che il defunto fece in vita. Lei non volle scritto niente, perche' fece molte cose brutte per arrivare al potere, e perché tutto quello che fece lo potevano vedere tutti senza che fosse scritto.
[ commento personale: UNA DONNA CON LE P...E!!! ]
Anche una leggenda parla di una fanciulla che, stanca della molestie che il marito le faceva ogni giorno, fuggi sulla Luna. Ancora oggi durante la fest a di meta' autunno (1 Ott.) la gente mangia la Yue Bin (torta della Luna) in un posto molto alto per arrivare piu' vicini alla Luna e a questa ragazza.
Ora la situazione delle donne e' totalmente diversa:sono ormai indipendenti dal marito, non stanno tutto il giorno in casa ma lavorano fuori e mandano lo stesso avanti la famiglia.
Gli uomini cinesi non fanno proprio niente in casa! Addirittura buttano l'acqua per terra e non sparecchiano mai la tavola.

#Io lo faccio sempre! Non mi sono mica fatto la schiava!#

Eh!

 
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pierobol
view post Posted on 30/11/2009, 15:09




da Arianna Antonacci (Corvallis - OREGON - USA)

CITAZIONE
Sono passati 3 mesi e qualche giorno da quando e' iniziata questa bellissima esperienza negli US. Qui tutto e' diverso, affascinante, curioso. Da quando sono arrivata, ogni giorno e' un'avventura, ogni giorno e' una scoperta, ogni giorno imparo nuove cose di questa meravigliosa cultura. Ogni giorno succede qualcosa di speciale, i rapporti si rafforzano sempre di piu'. La famiglia perfetta, gli amici perfetti, la vita perfetta diciamo :) Non so che cosa c'e' di straordinario qui in Oregon, ma qualcosa c'e' perche' e' come se fossi vissuta qui da sempre. Sapete quando si ha proprio la sensazione di aver vissuto per sempre in un posto ma invece non e' cosi'?? Ecco, io mi sento esattamente cosi'. Da quando sono qui, non c'e' mai stato un giorno che ho pensato " Voglio tornare a casa", mai. La famiglia mi ha aiutato tantissimo a rendere questa esperienza piu' che unica!! E gli amici anche di piu'. Sono tutti carinissimi e gentili con me, sono curiosissimi sulla cultura italiana e sopratutto sul cibo, e mi riempiono di domande ogni giorno. La scuola e' perfetta, il sistema e' molto meglio di quello italiano secondo me. E la cosa piu' incredibile e' che a scuola CI SI DIVERTE!!! Si organizzano tornei, contest, giochi, giornate a tema, balli scolastici... tutto e' piu' divertente!!

Cosa straordinaria, sto riscoprendo la bellezza della natura. Qui in Oregon, la natura e' qualcosa di meraviglioso. Centinaia di parchi dove correre all'aria aperta e giocare con il tuo cane! ( A proposito di cani, io non ho ancora trovato una persona che non abbia un cane in famiglia!!! hahah ). Sono tantissimi i sentieri di montagna che ti conducono alle affascinanti foreste.
La mia famiglia e' semplicemente perfetta, mi ha fatto sentire a casa mia dal primo giorno che sono arrivata! Si preoccupano per me, si interessano della scuola e dei miei voti, delle persone che frequento, sono semplicemente perfetti. Una cosa che ho notato da quando sono qui, e che credo in Italia non si trova tutti i giorni, e' che quando si va in giro per strada si chiede " Come stai?" anche a persone che non si conosce. In Italia cose del genere non succedono mai!! haha E un'altra cosa, sono tutti molto educati e tengono alla natura. In strada non si trova una bottiglia di plastica. Sono tutti molto organizzati e tengono alla raccolta differenziata. A scuola si diffonde molto questa idea tra i ragazzi e tutti collaborano.
Parlando della vita americana, che posso dire A ME PIACE!! La mattina ti alzi, frittelle, uova sbattute e bacon, caffe' al volo, che vuoi di piu dalla vita?? hahaha A parte gli scherzi, la vita e' molto piu' tranquilla qui, anche se stancante allo stesso tempo. Quando torno dagli allenamenti per la squadra di sci, sono sfinita!! Cena e poi compiti! Orari completamente diversi dai nostri, cena alle 5 e mezza di pomeriggio. Pero' mi piace!
Questo e' tutto quello che mi viene in mente per oggi, ma vi aggiornero' presto ragazzi!!!


p.s. Le assemblee scolastiche e i balli non hanno niente a che vedere con quelli italiani. hahaha 12 Dicembre Winter Formal yay i can't wait for that, so EXCITED!!

GOODBYE TO EVERYONE, MY FRIENDS, LOVE YA ALL!! ;)



Edited by pierobol - 17/4/2012, 09:15
 
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pierobol
view post Posted on 3/1/2010, 21:28




Ettore anche nel 2010 ci manda altri reportages dalla Cina.

CITAZIONE
IL MIO VIAGGIO A GUILIN

Hey raga, sono tornatoooooo!!!!!!!! Che dirvi? E' stato un bellissimo viaggio con la scuola e gli altri ragazzi stranieri. Il 9 Novembre prendiamo un treno che alle 7 del 10 ci ha fatti arrivare a Guilin. Dalla citta' prendiamo un pulman privato per Yangshuo, un paesino sulle rive del Li Jiang famosissimo per la sua Xi Jie, la via dell' Ovest. Praticamente tutti parlano inglese ed e' pieno zeppo di ristoranti, bar e pub all' occidentale. Insomma, il 10 e l'11 a girovagare in questo dannato paesino. Il 12 facciamo un escursione sul Yulong He, fiume dove la leggenda racconta che si possa incontrare il dragone durante la navigazione... non e' vero! Si moriva di freddo e dovevamo stare in zatteracce di bambu' con l'acqua che molto spesso ci fracicava tutto!!! Paesaggi stupendi, si, pero'...

Il 13 lasciamo Yangshuo e andiamo a visitare delle grotte magnfiche per la loro estensione. Basti pensare che al loro interno bisognava prendere una barca e un trenino!!! Una cosa che mi ha fatto arrabbiare era che le stalagmiti e le stalattiti avevano luci tipo quella dell' albero di Natale. Inoltre tutti che fumavano e bevevano grappa di riso nel bar che hanno costruito dentro la grotta: AO'!!! E' UNA GROTTA NON IL SALOTTO DI CASA TUA! per questo a volte non sono d'accordo con i cinesi, non capiscono il valore di certe cose e lo esaltano con altre inutili!!!

Finita la visita torniamo a Guilin, dove prendiamo un traghetto per visitare la montagna dell'elefante, che sembrava tutto tranne che un pachiderma!!!! Pero', dai, a grandi linee e usando moolta immaginazione poteva esserlo!!!
Prendiamo il treno che alle 19 dove partire da Guilin... ma e' partito alle 23.30 e arriviamo a Zhengzhou alle 20.30 con ben 6.30h di ritardo e con -5 gradi. Ragazzi, aveva nevicatooooooooooooooooooooo!!!! 40 cm di neve e noi stavamo tutti con le felpette leggere (considerate che Guilin sta sotto il tropico). I taxi che non si fermavano.... insomma... che avventura!!!
Credo di aver visto tantissime cose che sono indescrivibili...se avete un' opportunita' come la mia prendetela al volo come ho fatto io!!!


ESPERIENZE STRANE...

Oggi, che strano...
Camminavo per strada, di corsa come al solito per il solito allarme suina (che poi mi chiedo come fa a resistere il virus con meno di 10 gradi.. ma vabbe')...
Stavo col tedesco a parlare della Korea del Sud e di come i koreani nella mia scuola siano tutti uguali (stesso taglio di capelli, pantaloni strettissimi, scarpe giganti.... parono gli elfi di Babbo Natale) quando ci bloccano un gruppo di persone con microfoni e telecamere... Oddeoooooh! Un intervista in cinese....!!!!
Dopo averci chiesto le nazionalita' ci propongono la cosa peggiore...
"Ni Chang!!"
CANTA...... Italiano? Canta 'O Sole mio...( tutti sapete quanto odio quella canzoneeee) !!!

La canto e dopo con un televisoretto mi fanno vedere il Karaoke di una canzone cinese che adoro!!!
Di Cai Yi Lin.. una ragazza che io definisco la Lady Gaga di Cina!!!

Finito di cantare hanno suonato un gong....del genere che mi ha stordito...
Ho vinto una bottiglia di olio da frittura.... WOW! Mau ha vinto una confezione di latte da 7 buste... xD


SHANGHAI

Ciao a tutti!!! Vi faccio i miei auguri di Natale da Shanghai....Una citta' magnifica, che tra le tante cose e' anche gemellata con Milano in quanto capitale economica e della moda cinese!!! Una citta' che comincia la sua storia come un villaggio di pescatori fino a raggiungere il record di seconda megalopoli al mondo.

La prima cosa che ho pensato e' stata "CRIBBIO, quant'e' grande?!". Tutto e' favolosamente esagerato! Dal Bund con palazzine di al massimo 7 piani si passa al Pudong dove sono situate la famosa Perla d'Oriente, la torre della TV cinese ed ora simbolo di Shanghai, e il grattacielo piu' grande di Cina. E' davvero alto... Appena arrivati abbiam preso la metro. Una cosa fantastica... Il biglietto e' una tessera che devi passare su una superficie per farti aprire i gate. All'interno e' favoloso. Dei vetri separano i binari dai possibili depressi suicidi e ti tolgono la scocciatura della dannatissima linea gialla. I treni sono molto puliti, cosa stranissima. All' uscita devi poi ridare il biglietto in una macchina. La metro in effetti non cosa nulla, solo 4 yuan, l'equivalente di 40cent. Il taxi invece e' una cosa impossibile. Partono da 12 yuan per arrivare in pochissimo tempo (si perche' qui vanno anche a tempo) a 50. Nella citta' ho visitato molte cose interessanti, prima fra tutte il tempio buddista che sorge tra i grattacieli, un' isola di pace tra il caos della vita cittadina! La cosa che fa moooolto strano e' che ci sono ben 3 discoteche nelle vicinanze di questo tempio. Poi Piazza del Popolo, eh si, c'e' anche qui!!! Solo che la gente che frequenta questa piazza sono acculturati e gente del governo, dato che vi sono situati il museo cittadino, due palazzi per l' expo e un palazzo governativo.

Tappa obbligatoria e' Nanjing lu, cuore pulsante dell' economia shanghaiese. In questa via si trova tutto quello che si cerca. Gucci, Prada, H&M, Zara, Luis Vuitton, e chi piu' ne ha piu' ne metta!!!! Una cosa fantastica! Ho visitato anche la cattedrale gotica, ma era chiusa, purtroppo!!! Questo era quanto riguarda il giorno dei primi 3 giorni (23, 24, 25).
La sera abbiamo trovato locali carini dove abbiamo potuto passare qualche ora prima di andare a letto. Si', Shanghai e' anche vita notturna!!!!


Etnie e Istruzione

In questi 4 mesi sto cominciando a conoscere questo popolo cosi' evoluto in passato e dai modi astrusi oggi.

Il popolo cinese e' diviso in 56 etnie; l'etnia maggiore (che da il nome alla lingua cinese) e' la han .
Le principali minoranze sono l'etnia zang (tibetani), che vivono principalmente nella regione dello xizang (tibet), l'etnia weiwuer, nel territorio dello xinjiang (famoso per gli scontri della scorsa estate tra le minoranze musulmane e il governo cinese), l'etnia hui nello ningxia, i menggu (mongoli) della neimenggu (mongolia interna), l'etnia del chaoxian (coreani) del nordest e l'etnia zhuang del guangxi.
Queste etnie si concentrano in particolari regioni, non a caso queste sono diventate regioni autonome e possono gestire il territorio nella maniera che preferiscono. Non e' raro infatti trovare in guanxi citta' proibite agli stranieri! Cosa molto strana dato che questo popolo e' uno dei piu' ospitali al mondo!!!

E' incredibile pensare che un teenager cinese passa 14h ogni giorno nelle mura scolastiche, 11 delle quali davanti ai libri (senza contare le ore di studio personale). L'istruzione e' fondamentale in Cina poiche' la complessita' della lingua ti porta a doverla studiare tutta la vita!
Le classi sono composte da 50/70 alunni, il silenzio regna sovrano durante le lezioni. Gli studenti piu' bravi siedono nei primi banchi, chi va peggio negli ultimi. La disposizione dei banchi varia a seconda dei risultati nei test. I test vengono svolti 1 volta la mese e i voti vanno da 1 a 100, dando piu' varieta' di giudizio.

Ogni giorno si studiano tutte le materie della settimana :
Storia, Fisica, Chimica, Biologia, Cinese, Matematica, Geografia, Politica, Arte e Musica, Inglese, Ed. Fisica e lezioni di lingua varie.
Questo assicurerebbe allo studente una cultura generale elevata e ottimi risultati ai test.
La scuola e' una cosa molto seria, paragonabile ad un campo militare.
In molte scuole e' d'obbligo la divisa (che molto spesso consiste in una tuta da ginnastica). Nelle scuole in cui non e' necessaria le regole sono lo stesso severe:
Sono vietati gioielli, minigonne o vestiti scollati, spalle scoperte, capelli corti per i ragazzi, legati per le ragazze, no tinte, no messe in piega.
Inoltre sono vietati i rapporti con l'altro sesso, di qualsiasi tipo.

Il lunedi' mattina e' d'obbligo partecipare all' alzabandiera e al giuramento allo Stato, gli altri giorni agli esercizi mattutini diretti da una musichetta strombazzante che ripete all' infinito "yi,er,san,si,wu,liu,qi,pa" (1,2,3,4,5,6,7,8)...
La cosa triste e' che non tutti i ragazzi possono accedere all' universita'; solo se sei particolarmente bravo (cosa che richiede sforzi immensi) o hai molto soldi puoi continuare senza problemi gli studi.
Lavoro comunque non manca in una nazione in piena crescita.



Edited by pierobol - 3/1/2010, 21:46
 
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pierobol
view post Posted on 22/3/2010, 15:17




Altri reportages da Ettore Borghetto (CINA)

CITAZIONE
Primi 6 mesi in Cina(febbraio 2010)

Voi festeggiate il carnevale, io mi accingo a festeggiare il Capodanno cinese!!!
La situazione in citta' e' pessima: ogni due secondi scoppia un fuoco d'artificio, l'altra sera pure nella tromba delle mie scale! Pare di stare durante la guerra col Giappone! La cosa brutta e' quando con Maurice camminiamo per strada SIAMO NOI I GIAPPONESI!!! L'altro giorno siamo stati pedinati e bombardati da due ragazzini rompiscatole, che esperienza orrenda! Ma, a parte questi piccoli particolari, la situazione e' molto migliorata. Ieri ha addirittura piovuto! Erano piu' di 3 mesi che non pioveva! (non sto scherzando, il clima qui e' terribile) Ha pure nevischiato per qualche ora, proprio mentre camminavo per strada facendomi prendere un bel raffreddore!!!
Con la famiglia le cose vanno sempre allo stesso modo: il padre e il fratello ospitanti non mi danno troppa importanza, mentre la madre e' sempre dolce e gentile. Mi ha preso come figliA predilettA. L'altra sera mi entra in camera alle 10:30 dicendomi che alla TV c'erano degli italiani. Erano italiani, ma erano doppiati in cinese! Non ci crederete mai; i cinesi sono fan di un telefilm italiano molto noioso. Vi do degli indizi: il nome cinese e' 爱丽沙 (Ailisha), e' ambientato nel 1700, telefilm della Mediaset....Sto parlando di Elisa di Rivombrosa!!!! Ti fa tagliare dalle risate! Considerate che la traduzione dei nomi e' fighissima, ad esempio Fabrizio e' 法布里奇奥 (Fabuliqiao [si pronuncia tipo Fabulicio]) e Amelia e' 爱美里亚 (Aimeiliya). Mi sono troppo divertito, con mia madre a fianco a me nel divano.
Ieri pure mi ha fatto troppo ridere. Stavo al computer e mi fa: "Hey Ettore, come mi sta questo maglione?"
Io me la guardo tipo male, poi gli sbotto a ridere in faccia. "Ti sta benissimo!" gli dico. "Ah, non ti credo!", prende la sedia e si va a specchiare in bagno!! Oddio, sta qua e' matta!!!
A volte mi fa morire dalle risate!!!
Ormai sono passati quasi 6 mesi, la nostalgia comincia a farsi sentire...ETTORE KEEP HOLDING ON!


Festa di Primavera (capodanno cinese)(14.02.2010)

春节chunjie, letteralmente " festa di primavera" dato che coincide con l'inizio della privavera lunare (da febbraio a maggio), e' la festivita' piu' importante della cultura sino-asiatica, in quanto festeggiata anche in Corea e Giappone.
Per la tradizione cinese siamo appena entrati nell' anno della Tigre (vedi blog "Zodiaco cinese" http://it.netlog.com/_Vacuna_Toxic_/blog/blogid=69- 87246#comments), un' anno molto fiorente per l'economia del grande Dragone asiatico!!
In questa festivita', considerata la festa della famiglia, i cinesi ritornato al loro paese d'origine per festeggiare con i loro famigliari la fine dell' anno e l'inizio di un prospero futuro anno.
Ci sono dei piccoli rituali d'obbligo:
1 福字fuzi, il carattere fu ribaltato. Sulla porta d'entrata delle case cinesi in tutto l'anno si puo' vedere affisso questo carattere ribaltato. Il significato e' molto semplice: la pronuncia della frase "il carattere fu e' ribaltato nella tua casa" e la stessa de "la fo rtuna e' arrivata nella tua casa" [你家福倒了(到了) ni jia fu dao le (dao le)].
2 吃饺子chijiaozi, mangiare jiaozi. La notte dell' ultimo dell' anno le famiglie si riuniscono per preparare i jiaozi (i tipici ravioli al vapore). Mangiare jiaozi, infatti, augura ricchezza per l'anno venturo. In questa festivita' si augura infatti non solo fortuna ma anche ricchezza.
Questa "fissazione" e' confermata dal fatto che in questi giorni le famiglie regalano ai propri "piccoli" una busta rossa con una piccola quantita' di denaro (红包hongbao).
3 火花huohua, fuochi d'artificio. Alla mezzanotte tutta la Cina si raduna nel proprio cortile per sparare i "botti" di capodanno. Questi, ideati proprio in Cina migliaia di anni fa, scacciano gli spiriti maligni, tradizione che viene tutt'oggi attuata anche in Italia, dopo che Marco Polo porto' la polvere da sparo in Europa.
E pensare che i cinesi la usarono sempre e solo per fare giochi pirotecnici... e non armi!!!!
Le varie minoranze etniche si soro riunite in questo giorno per fare giochi e danze, tra queste anche quella tipica del Dragone. Questo nuovo anno l'ho trascorso con la mia famiglia a Changsha, capitale della provincia dello Hunan.
I primi giorni sono stati alquanto noiosi, sono uscito un pomeriggio con la mia amica italiana e il mio amico thailandese che abitano qui, ma il giorno dopo sono partiti anche loro con le famiglie.
Qui la mia famiglia e' straricca, cose pazzesche, ogni giorno in ristoranti di lusso nei quali ho portuto mangiare carne di cane e serpente e ho potuto bere come un ubriacone...
Poi il giorno della festa mio nonno si e' sentito male, siamo andati all'ospedale e gli hanno riscontrato un tumore. Putroppo gli sono rimasti pochi mesi di vita... E' stato un capodanno molto triste e io e la mia famiglia abbiamo deciso di non festeggiare. Ho perso la festivita' piu' importante, ma perdero' molto presto una persona che volevo conoscere meglio. Pensare che lui ha combattuto per liberare la Cina dai giapponesi, chissa' quante cose avrebbe potuto raccontarmi... Auguro anche a lui un buon anno, l' ultimo della sua vita... Gli auguri per tutti voi sono: 恭喜发财!gongxifacai! Felicita' e ricchezza!
过年好!guonianhao! Buon Capodanno!
新春好!xinchunhao! Felice Primavera!

 
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pierobol
view post Posted on 9/4/2010, 11:25




Alessia dalla DANIMARCA ci racconta la sua esperienza.

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CITAZIONE
Cari exchange students,
sono Alessia e sto trascorrendo un fantastico anno in Danimarca...quando mi é stato proposto questo paese ho subito accettato di avventurarmi verso un paese non molto frequentato da studenti provenienti dall'Italia.

Che dire, é stata l'opportunitá migliore della mia vita: sono qui ormai da sette mesi e ogni giorno mi rendo conto di quante "ricchezze" possiede questo paese.
Come voi tutti sapete, inizialmente non é stato cosí facile...soprattutto perché non si conosce la lingua, ho iniziato ad avere un corso di danese pomeridiano e finalmente ora sono arrivata a leggere dei libri non molto difficili.

Ho scoperto di avere molto in comune con i danesi, come ad esempio detti e superstizioni; la cosa piú divertente da sapere é l'uso della bici.
Qui viene usata con -13 gradi fuori e addirittura quando c'é la neve, ma é tutto dovuto al loro grande rispetto per l'ambiente; é un loro modo di vivere e deve essere accettato fin dal primo giorno.

Prima di partire ero abbastanza spaventata perché tutti confermano la freddezza dei danesi, ragazzi non é cosí...e non é perché sono stata fortunata, ma perché non ho mai notato freddezza da parte loro...é solo uno dei tanti pregiudizi che vengono accomunati a qualsiasi popolazione.
Basta solo aspettare un po' e far vedere che si ha voglia di affetto e nuove amicizie e poi tutto viene da se, ho un rapporto stupendo con i membri della mia famiglia e mi sento davvero a casa.
Non voglio neanche ricordare che ho meno di 3 mesi da vivere qui, il tempo vola ogni giorno di piú e se penso alla mia prima settimana mi viene una nostalgia pazzesca.

La scuola é molto diversa dalla nostra, il rapporto professori-alunni é semplicemente molto familiare il che evita discussioni e delusioni...Sono davvero avanti rispetto a noi!
La Danimarca é posto cosí magico, dove tutti sono disposti a fare di tutto per poter migliorare ogni minima cosa...

Quanto vorrei poter fermare il tempo, ormai non mi resta che vivere al meglio il tempo che ho a disposizione ma sono fiero di avercela fatta davvero, senza grandi difficoltá, perché questo é l'ANNO che tutti noi porteremo nel cuore per sempre.



Edited by pierobol - 15/4/2012, 19:00
 
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pierobol
view post Posted on 9/4/2010, 11:40




Un'altra mail di Arianna dagli USA (Oregon) nella quale ci parla di una simpatica festa americana.

CITAZIONE
SPRING BREAK

Ciao a tutti ragazzi, Spring Break era la due settimane fa, e per spassarmela un po' io e la mia famiglia ospitante siamo andati in California :) La california e' bellisima, ed e' stato troppo divertente!

Durante lo Spring Break, in genere tutti i ragazzi americani partono per qualche posto per andare in vacanza con le loro famiglie,e nelle citta di gente ce n'e' ben poca :)
Abbiamo visitato San Francisco, una citta fantastica. Abbiamo ammirato il bellissimo Fisherman Wharf e ovviamente fatto una passeggiata sul magnifica Golden Gate Bridge :).

Per continuare la nostra vacanza, abbiamo visitato i genitori del mio padre ospitante, e passato una giornata intera all'aquario. Fantastica esperienza!! E come ultimo, abbiamo ammirato gli alberi piu' alti del mondo, i famosi Redwoods :)

E come per non bastare, ho avuto anche l'opportunita' di incontrarmi con Mattia Santoprete che vive vicinissimo dove stavo io. Per farci riconoscere, abbiamo cucinato un po' di carbonara!
E ovviamente la spiaggia! Bellissimo tempo e caldo fuori. La California e' stata un'esperienza magnifica, e il legame con la mia famiglia ospitante e' cresciuto ancora di piu'.

La partenza si avvicina sempre di piu', sara' molto molto molto difficile salutare tutte queste persone che stanno facendo di quest'anno il meglio della mia vita...

 
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Loredana canna
view post Posted on 26/5/2010, 07:34




DA QUIC DI MAGGIO 2010

CITAZIONE

LA SETTIMANA DI SCAMBIO A RIETI


Dopo aver aperto le sue porte ad Analucila, Bartolomeu, Claudia, Linn, Tanapat e Tongyu (i sei studenti stranieri che stanno vivendo nella nostra città con Intercultura e ai quali, nel bimestre dicembre-febbraio, se ne sono
aggiunti quattro provenienti dal continente australiano), Rieti è tornata ad aprire le sue porte al mondo. Altri cinque ragazzi, provenienti da altrettante diverse nazioni del mondo, si sono infatti incontrati nella nostra città dal 15 al 21 aprile, in occasione della prima Settimana di scambio organizzata dal nostro Centro locale. Accompagnati dalla nube del vulcano islandese Eyjafjallajokull, sono così giunti a Rieti: Ruben (Indonesia) e Hotaka (JPN) dal
Centro di Mantova, Yagiz (TUR) dal Centro di Monza, Sarah (USA) dal Centro di Como e Senni (FIN) dal Centro di Gela.

Il programma era ricco di appuntamenti, a cominciare dall’incontro, nella giornata di venerdì 16, con gli alunni dell’Istituto comprensivo “Giovanni Pascoli”, uno tra gli Istituti scolastici reatini più “vicini” al nostro Centro
locale. Durante quella mattinata, i nostri cinque ambasciatori si sono dapprima presentati ai ragazzi della scuola media, ai quali hanno raccontato di sé e del proprio Paese d’origine, rispondendo a una valanga di domande
e curiosità. Ne è scaturito un dialogo vivace, che si è concluso dopo circa due ore con l’esibizione di Ruben in una danza di benvenuto tipica del suo Paese. Il tutto addolcito dalla degustazione di crostate, ciambelloni e altri dolci tipici reatini, in una colazione gentilmente offerta ai cinque ragazzi dalle mamme degli studenti stessi. E’ stata poi la volta degli alunni della scuola materna e, infine, della scuola primaria dove, con i bambini di una quinta classe, Hotaka, Ruben, Sarah, Senni e Yagiz si sono prestati al gioco “Indovina chi sono io”: a ciascun bambino tre domande per indovinare da quale Paese i cinque ragazzi arrivassero.

Particolare interesse ed apprezzamento è stato manifestato dai cinque ragazzi anche per le diverse proposte ad essi “dedicate” dai volontari del Centro locale: dalla interessantissima visita guidata “Rieti e Rieti sotterranea”, alla rievocazione storica del Natale di Roma (18 aprile, Roma-Fori Imperiali), per citare soltanto due esempi. Una settimana quindi “di grande spessore formativo”, come l’hanno definita gli alunni del Liceo Scientifico “Carlo Jucci”, che hanno invece incontrato i cinque ospiti nella giornata di martedì 19 e con i quali, al termine delle lezioni, guidati dalla prof.ssa Maria Grazia Del Grande (storica volontaria del nostro Centro), hanno visitato il museo archeologico, la cattedrale e, grazie ad un fortunato incontro col Vescovo, il palazzo del Vescovado.Senza dubbio una settimana indimenticabile, sia pur per tutti molto intensa e ricca di impegni, primo fra tutti far sì che i ragazzi vivessero il maggior tempo possibile con le famiglie che per loro erano state scelte, cinque famiglie che hanno amorevolmente aperto le loro porte di casa a questi giovani, curiose di vivere un’esperienza al contempo stimolante e divertente.

A queste fantastiche famiglie di oggi, così come a quelle di ieri e di domani, il più sentito GRAZIE a nome di tutti i volontari del Centro locale.

Loredana Canna
Resp. Ospitalità, Centro locale di Rieti

CITAZIONE
IL PUNTO DI VISTA DI MARTINA

Si pensa sempre che l’abitudine sia la culla della tranquillità, ma basta un primo abbraccio in stazione per capire che persone con usi e culture diversi possono farci scoprire degli aspetti della vita che non avremmo mai immaginato. E’ stato così, l’ho aspettata alla stazione ed è bastato un primo sorriso per capire che sarebbe stata una “nuova sorella” perfetta.

Non lo immaginiamo neanche quanto un’esperienza del genere possa arricchirci, possa regalarci emozioni fantastiche. Io e Sarah ci siamo scelte così, quando lei ha deciso di fare una settimana di scambio a Rieti e quando io ho deciso di ospitare qualcuno. E’ stato il caso ad averci fatte incontrare, ed è stata la scoperta di avere quasi ogni idea in comune a lasciarci allibite! Sei giorni, solo sei…ma li abbiamo vissuti fino in fondo. Mi viene da dire “grazie” al caso, che tra tanta gente ha fatto arrivare proprio lei a casa mia, a tutta la grande organizzazione che c’è dietro, che è Intercultura.

Credo che opportunità di questo tipo portino tutti noi verso la consapevolezza della necessità di aprirsi verso gli altri, di far confluire nei nostri giorni e nelle nostre abitudini gli usi e le culture di chi vive lontano da noi.

Quando l’ultimo giorno ho lasciato Sarah all’aeroporto, nonostante la nostalgia che già stava arrivando, sapevo che da quel momento in poi avrei avuto un’amica e una sorella in più... Sarei pronta anche domani a rivivere un’esperienza di questo tipo e lo dico sentendo che qualcosa dentro di me è cresciuto.

Martina Sambuco (sorella ospitante durante la settimana di scambio)



Edited by pierobol - 11/4/2012, 11:25
 
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55 replies since 8/6/2009, 14:13   2740 views
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